Confcommercio Sicilia chiede un irtervento per i debiti INPS
Il presidente di Confcommercio Sicilia Pietro Agen, nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 31 ottobre ha presentato l’iniziativa di Confcommercio regionale sulla raccolta di firme per chiedere alla regione siciliana di aiutare tutte le imprese (a Catania il 47%) colpite dall’ azione di recupero degli sgravi contributivi da parte dell’Inps. «Chiederemo ufficialmente al Presidente della regione», ha dichiarato Agen, «una modifica della legge 32 attraverso un intervento per ripianare i debiti verso l’Inps contratti da quegli imprenditori che nel corso degli anni non sono riusciti a pagare i contributi dovuti e che, pur avendo in alcuni casi raggiunto l’età pensionabile, non possono essere posti in quiescenza. La modifica legislativa dovrebbe consentire al 50% degli imprenditori di poter finalmente regolarizzare la propria posizione».
Nel corso della Conferenza Stampa sono stati trattati altri temi tra cui la necessità impellente di un riordino della legge sul commercio, la questione della grande distribuzione organizzata e dei troppi centri commerciali nell’Isola, il problema degli ambulanti abusivi nelle metropoli. Il dott. Agen si è soffermato sul riordino del commercio e in particolare della grande distribuzione, perché in alcune aree della Sicilia, specie nel Catanese, si registra la presenza di un numero sproporzionato di centri commerciali (solo nel capoluogo etneo ve ne sono oltre dieci di grandissime dimensioni e una trentina di medie dimensioni), alcuni anche molto vicini tra loro, con una concentrazione che risulta essere superiore perfino a una metropoli ricca e spiccatamente commerciale come Milano. Pertanto, secondo Agen, «un intervento legislativo serio da parte della regione è sempre pi necessario». In tale ottica, risulta un buon segnale di apertura quello proveniente dall’assessorato regionale alla cooperazione, che con la circolare sulla Legge 28 per le grandi strutture di vendita, pubblicata ieri sulla Gurs, fa un importante passo in avanti nella razionalizzazione della materia in direzione dell’auspicata sottrazione ai sindaci dell’autorità sulla gdo. Nella prossima settimana è poi attesa la trasformazione della circolare normativa in decreto legge, che dovrebbe almeno pone un argine al dilagante caos del settore.