Appello di Confcommercio Sicilia all’Ars sul ddl 119
Confcommercio Sicilia, alla vigilia della ripresa dei lavori d’Aula, ha rivolto un appello ai deputati di maggioranza e di opposizione dell’Assemblea regionale siciliana, affinché si avvii finalmente a consluzione l’iter di approvazione del disegno di legge 119, che tiene bloccati da mesi i fondi del Por 2007-2013 per gli aiuti alle imprese. “Sarebbe un atto di grave irresponsabilità – sostengono il presidente Pietro Agen e il coordinatore regionale Julo Cosentino – se l’Ars si attardasse ancora in schermaglie e diatribe che nulla hanno a che vedere con l’interesse della Sicilia e dei siciliani. La politica riassuma il proprio ruolo, invece di concentrarsi su altre questioni che vanificano e offendono la suprema dignità del parlamento siciliano. In un momento di grave crisi, il primo atto di responsabilità consiste nell’ attivare tutti gli strumenti che sono necessari a garantire la sopravvivenza del mondo produttivo e ad aprire nuovi orizzonti di sviluppo. La chiusura di attività e i relativi licenziamenti sono eventi drammatici che ricadono sulle famiglie e sulla pelle di tanti siciliani: la politica, a qualunque compagine appartenga, deve sapere quando è il momento di accantonare strategie di potere o di rivalsa, per essere richiamata al precipuo compito che le è stato attribuito dalla fiducia degli elettori». Così, accogliendo l’appello di Confcommercio Sicilia, ha dichiarato, poco dopo, il presidente dell’Ars, Francesco Cascio: “Nella seduta di lunedì ripartiremo con il DDl 119 e, come da regolamento, intendo applicare tutto ciò che è riservato alle mie prerogative di presidente, affinché si proceda ad oltranza fino alla sua approvazione. Non avallerò perdite di tempo e, se c’è qualcuno che ha intenzione di bloccare lo spedito svolgimento dei lavori ricorrendo a pretestuose polemiche o a sterile ostruzionismo, sappia che si assume una grave responsabilità davanti ai siciliani. In tal caso, quel qualcuno abbia anche il coraggio di metterci la faccia e di farsi carico in prima persona delle relative conseguenze. Non tollererò atteggiamenti irresponsabili che per il capriccio o l’indolenza di alcuni paralizzano l’attività del Parlamento o vanificano il lavoro di molti altri che, invece, hanno la volontà di dare risposte certe e celeri alla Sicilia e all’elettorato”.