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AGEN: “I GOVERNI AFFRONTINO I NODI CHE FRENANO LO SVILUPPO”.

Pietro Agen, Presidente di Confcommercio Sicilia, nella conferenza stampa svoltasi oggi presso la sede regionale, ha illustrato i dati della profonda crisi che ha colpito la Sicilia. E` una crisi profonda quella che investe l`intero territorio nazionale e che si manifesta, nella nostra regione come nel sud in generale, con caratteri di drammaticità assoluta.
E per rendersene conto è sufficiente analizzare alcuni dati che sono indicatori fondamentali dello sviluppo di un territorio.
1) evoluzione demografica
2) occupazione
3) livello della disoccupazione
4) settori di occupazione
5) PIL
6) consumi
7) tessuto imprenditoriale
Confcommercio Sicilia, partendo dai dati che confermano la centralità del settore terziario intende formulare alla Regione una serie di richieste e proposte in parte già evidenziate in sede di campagna elettorale, tra cui:
1) esigenza di tagliare le spese correnti per creare risorse per gli investimenti
2) necessità di concentrare nella stessa direzione i fondi europei
3) programmazione quinquennale con individuazione dei settori primari ove concentrare gli investimenti. «A tal proposito – dice Pietro Agen, Presidente di Confcommercio Sicilia – proponiamo: recupero green e messa in sicurezza degli edifici a partire dai centri storici, completamento della rete viaria e rilancio del trasporto su rotaia, turismo e logistica come elementi centrali di sviluppo in sinergia con interventi per l’agricoltura e per l’industria agroalimentare, ricerca e innovazione che seppure non nel breve periodo saranno fattori essenziali di crescita».
4) nuova regolamentazione degli insediamenti della grande distribuzione che devono essere bloccati in attesa di una nuova legge regionale che ne fissi meglio i criteri in rapporto ai P R G, anche per evitare le speculazioni del passato.
5) revisione immediata del decreto sui Confidi, di recente emanazione, che nella sostanza aumenta il costo del credito per migliaia di aziende siciliane escludendole da ogni beneficio.
«Le nostre imprese sono allo stremo delle forze – continua Agen -. Non potremo più accettare che l’IRAP in Sicilia sia la più costosa d’Italia. Non potremo più accettare di avere la burocrazia più numerosa, costosa e inefficiente d’Italia. Non potremo più accettare di pagare i più alti costi di raccolta rifiuti e di averne le strade vergognosamente invase».
Confcommercio ha così deciso di promuovere una giornata di mobilitazione, proprio prima della scadenza elettorale, per non spegnere i riflettori sullo stato della nostra economia «perché questa è una crisi senza precedenti – afferma Agen – che investe famiglie e imprese. Bisogna NECESSARIAMENTE rimetter in moto crescita e sviluppo perché siamo in piena recessione: crollo dei consumi, disoccupazione e chiusura di tante imprese lo dimostrano. I Governi, da quello centrale alle amministrazioni locali, hanno l`obbligo di affrontare i nodi di un`eccessiva burocrazia, di un sistema fiscale che va semplificato, di un accesso al credito difficile e di un sistema infrastrutturale che in Sicilia assume connotazioni da terzo mondo. vanificare le speranze ed il coraggio di tanti siciliani.»

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