V Conferenza regionale sul Commercio
Adeguamenti normativi per risollevare le sorti di un comparto siciliano in crisi. E’ quanto emerso dal confronto aperto dalla V conferenza sul Commercio convocata ad Agrigento il 17 e 18 novembre dall’Assessore regionale al Commercio, Roberto Di Mauro. Tra gli illustri relatori è intervenuto il presidente di Confcommercio Sicilia Pietro Agen, il quale ha toccato diversi argomenti: dai centri commerciali naturali ed artificiali al commercio degli ambulanti. “Sono un promotore della modernizzazione – ha dichiarato – ma il commercio deve funzionare in base a regole semplificate e rigide. Sono fautore della grande distribuzione organizzata e dell`apertura domenicale dei negozi, purché si stabiliscano nuove regole. Ritengo che occorra fare investimenti strategici soprattutto nel turismo e nelle infrastrutture, due settori che rappresentano insieme una ricchezza fondamentale per il territorio. Quanto agli ambulanti abusivi, bisogna accertare che siano in possesso della licenza itinerante di tipo C ed in caso di trasgressione sarebbe auspicabile il sequestro del mezzo”. Quanto alla situazione economica, “a breve termine sono pessimista – ha detto Agen – mentre confido in una ripresa intorno alla metà del 2010. A lungo termine sono più ottimista”.
Nel corso del convegno sono stati individuati i punti di forza e di debolezza del sistema` commerciale siciliano. In un progetto commerciale` di sviluppo sostenibile, relatori e convegnisti sono arrivati alla conclusione che è necessario un particolare sostegno ai centri commerciali naturali (già previsti dalla programmazione 2007-2013). I piccoli e medi esercizi vanno aiutati ad associarsi ed entrare in rete per evitare la desertificazione dei centri urbani, compensando così i grandi numeri dei poli commerciali. Altro punto: rendere più efficaci gli interventi, rivisitando il sistema delle garanzie e valorizzando il ruolo dei Cofidi, incentivandone eventuali fusioni. E ancora: disciplinare la formazione del prezzo, prevedendone anche il monitoraggio attraverso strumenti di controllo che ne assicurino la stabilità. Vanno inoltre adeguati in modo più attento i mercati sulle aree pubbliche e razionalizzati gli orari d`apertura degli esercizi e le deroghe per i domenicali. Va infine prevista una disciplina per i pubblici esercizi (bar, ristoranti, ecc.) senza dimenticare l`importanza della formazione.