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Tutti i comparti produttivi siano rappresentati nelle Asi

Il pieno coinvolgimento di tutti i comparti produttivi, e non solo di quello dell`industria, nella gestione delle Asi. E` quanto auspicano, in una nota inviata all`Assessore all`Industria Pippo Gianni, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Conferesercenti, Clai, Lega Cooperative, Confcoooperative, Agci e Cidec. A tale scopo chiedono l`istituzione di un tavolo tecnico e un confronto a breve scadenza. Insieme plaudono alla volontà del Governo regionale di riformare le Asi, chiedono lo snellimento delle procedure di assegnazione degli spazi e la revisione degli attuali meccanismi di partecipazione degli enti locali territoriali. E aggiungono: la Provincia sia elemento di sintesi delle necessità del territorio. Ma l`elemento più importante è che cambino forma e sostanza, perché nelle Asi non ci sono soltanto insediamenti industriali e tutti i comparti devono poter essere rappresentati.
La riforma delle aree di sviluppo industriale, il loro sostanziale fallimento, le possibilità di sviluppo anche in vista della prossima ripartizione delle risorse della programmazione comunitaria, sono stati oggetto dell`incontro che le organizzazioni di categoria hanno tenuto il 10 settembre scorso, da cui è scaturita la proposta unitaria per il tavolo tecnico con l`assessorato.
«E` imprescindibile, per qualunque progetto di riforma, compiere una serena valutazione del ruolo finora svolto da questi organismi che non appare più confacente alle attuali necessità del comparto imprenditoriale siciliano e dell`economia dell`isola – scrivono all`assessore Gianni, promuovendo l`iniziativa di una partecipazione diretta dei comparti produttivi nella gestione -. Sin dalla loro denominazione le stesse dovrebbero più opportunamente chiamarsi «Aree per lo sviluppo economico» o «Aree per lo sviluppo Imprenditoriale. Già nelle attuali Asi, infatti, accanto alla presenza di aziende del comparto dell`Industria vi è una rilevante presenza di aziende commerciali, artigianali, della cooperazione, oltreché di servizio e di supporto alle imprese. Questi comparti, nell`attuale normativa non sono coinvolti nella gestione risultando una palese incongruenza fra necessità del territorio e sviluppo economico dello stesso e gestione non adeguata a questi bisogni».

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