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L’Ars rinvia. Agen: “In autunno sarà troppo tardi”

“Che l’Ars abbia deciso di rinviare a dopo le elezioni l’esame del disegno di legge sugli aiuti alle imprese, è un fatto estremamente grave che individua precise responsabilità”. Sono parole amare quelle del presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, all’indomani della seduta del parlamento siciliano: “Sarà la peggiore estate della storia delle nostre imprese. Ci si aspettava che in un momento di crisi, che rischia di far chiudere le imprese e mandare a casa migliaia di lavoratori, l’Assemblea regionale siciliana accantonasse interessi e priorità di tipo elettoralistico e mostrasse con gran senso di responsabilità tutta la sua forza e la sua compattezza. Invece – ha aggiunto Agen – siamo costretti a manifestare assoluto dissenso per questa scellerata decisione e ad esprimere rammarico e delusione”.
All’ordine del giorno della seduta di ieri, a parte delle generiche “comunicazioni”, era solo il disegno di legge n. 119 denominato “Aiuti alle imprese”, che comprendeva, tra l’altro iniziative dirette a sostenere le piccole e medie imprese, in particolare del settore del commercio e che avrebbe sbloccato i bandi di Agenda 2007, rendendoli nuovamente operativi.
“E’ un fatto ancor più grave perché tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, avevano manifestato in varie occasioni la volontà di sostenere le iniziative volte a garantire la resistenza delle imprese alla crisi e il mantenimento dei posti di lavoro. Tale rinvio comporta conseguenze pesantissime: nella migliore delle ipotesi, qualora dopo le elezioni il disegno di legge andasse in porto, i primi aiuti alle imprese potranno cominciare a giungere in autunno e per molte imprese e tanti lavoratori sarà troppo tardi”

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