Incontro con Di Mauro – Agen: “Vigileremo sull’attuazione delle proposte”
«Trentotto milioni di euro saranno erogati, entro giugno, in favore di artigiani e commercianti Una concreta boccata d`ossigeno che si aggiungerà al fondo di 45 milioni di euro, gestito da Banca Nuova per finanziamenti e crediti alle piccole e medie imprese». Lo ha detto l`assessore regionale al Commercio, Roberto Di Mauro, nel corso dell`incontro, che si è svolto l’11 marzo scorso nella sede regionale di Confcommercio. La riunione presieduta dall`assessore e dal presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, si è tenuta alla presenza dell`esecutivo dell`associazione di categoria.
L`assessore ha illustrato le nuove norme sul commercio. L`utile confronto ha visto una forte condivisione tra Confcommercio e Regione, sui correttivi alla legge 28 del 1999, che puntano a garantire un maggiore equilibrio tra grande, media e piccola distribuzione.
Particolarmente apprezzate le iniziative in tema di aiuti alle imprese: i 38 milioni di euro saranno erogati direttamente dai Consorzi Fidi, secondo quanto preliminarmente concordato già ieri in una riunione tra Di Mauro e i rappresentanti di Assoconfidi.
Tra le proposte della Confcommercio: il rispetto dell`applicazione delle sanzioni da parte dei comuni nei confronti degli esercenti e degli ambulanti irregolari in merito a licenze, orari e siti di vendita; la possibilità per i piccoli produttori di realizzare spacci per la vendita di prodotti di qualità oltre stretto, previa selezione degli stessi produttori.
Per quel che attiene invece le medie imprese, è stata avanzata anche la richiesta di un sostegno per favorire il franchising dei marchi di aziende siciliane.
«Abbiamo avviato un percorso di condivisione che potrà aiutare le imprese a superare l`emergenza – ha commentato Pietro Agen -; le iniziative sono positive e lungimiranti. Continueremo a fungere da pungolo, come è nostro compito affinché tutte le proposte e le nuove regole introdotte possano realmente portare ad un cambiamento di rotta e sostenere le nostre imprese».