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Intervista al Direttore di Confcommercio Sicilia al notiziario di Tgs Ditelo a Rgs edizione del 6 febbraio

 «SERVIZI E TURISMO
ECCO IL POSTO CHE C’ E`»

Quale città siciliana cerca maggiormente questi
profili da lei citati?

«Nel settore turismo,
una delle zone che sta crescendo rapidamente è Ragusa. Una città che offre
molto in quest’ ambito ma non solo perché è dotata di grandi infrastrutture turistiche
e strutture ricettive. Si ricercano animatori di villaggi. Ma anche in questo
caso è fondamentale la conoscenza delle lingue straniere. Il mercato ha bisogno
di gente che ha, quelle che noi chiamiamo, competenze tecniche professionali.
C’ è la necessità di trovare persone in grado di saper svolgere i mestieri.
Mestieri in cui le precondizioni devono essere quelle di aver appreso durante la
fase dell’ istruzione, gli elementi che aiutano l’ inserimento nel mondo del lavoro».

 

Quindi
secondo lei, oggi ai giovani viene a mancare una specializzazione?

«Dunque, ci troviamo
davanti a un sistema formativo che dà competenze generiche, cioè tutti sanno
fare tutto ma in realtà nessuno sa fare nulla. L’ offerta formativa e l’ istruzione
non sempre sono legate alle esigenze del mercato del lavoro. In passato ci sono
stati dei t e n t a t i v i , d e l l e r i c e r c h e b a s a t e s u l l a conciliazione,
addirittura sono stati spesi dei soldi da parte della Regione ma non sono state
coinvolte le associazioni di categoria e le imprese. E questo lo dico con un
po’ di polemica nei confronti del governo regionale. Alcuni programmi
didattici, credo che debbano essere rivisti per preparare e inserire poi i ragazzi
nel mondo del lavoro. La domanda a cui mi piacerebbe ricevere risposta è: la
scuola deve formare buoni cittadini oppure futuri lavoratori?».

In passato a
Ditelo a Rgs, aveva sottolineato la lentezza della Regione nello svolgimento di

Garanzia
Giovani, è cambiato l’ atteggiamento, secondo lei?

«La convenzione che
abbiamo avviato con Garanzia Giovani, in quanto partner del progetto, è
nazionale poiché il piano europeo è rivolto a tutta l’ Italia. Noi,
sottolineiamo che la Regione stranamente non ha iniziato ancora un percorso di
formazione con forze imprenditoriali e sociali. Come Confcommercio, di questa
situazione ci siamo lamentati anche in commissione parlamentare».

 

E che
intenzioni avete adesso: aspettate o continuerete a fare delle pressioni?

«Ovviamente
continueremo a fare delle pressioni poiché, crediamo ci sia una dicotomia tra
istruzione, formazione e il piano, Garanzia Giovani. Quello della formazione,
come tutti sanno, è un sistema che è stato smontato anche dalle sentenze del
Tar e quindi, va riposizionata l’ offerta formativa. Ma non solo anche le
scuole necessitano di questo riposizionamento. Gli istituti infatti, sono diventati
molto importanti poiché hanno preso le sembianze di “nuovi” uffici di
collocamento».

Garanzia
Giovani, quindi, secondo lei potrebbe funzionare molto meglio. Ci spieghi come

potrebbe
migliorare o cosa avreste fatto voi di Confcommercio?

«Non dimentichiamo che
Garanzia Giovani ha comunque lo scopo di dare una risposta a chi è disoccupato
e ha finito il proprio percorso di formazione e istruzione. Però, dovrebbe far
incontrare al meglio le competenze che questi ragazzi esprimono iscrivendosi al
portale sul sito, www.garanziagiovani.gov.it, con le aziende che cercano
proprio quelle caratteristiche espresse dal candidato. Noi con i tirocini
intendiamo svolgere una fase di preselezione e poi passare, diciamo alla parte
più legata a Garanzia Giovani che riguarda l’ occupazione».

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