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ASSOSERVIZI: A RISCHIO CHIUSURA IL 50% DELLE AZIENDE DEL COMPARTO

Il 50% delle quasi 6.500 imprese del settore dei servizi in Sicilia rischia la chiusura entro la fine del 2009.

A lanciare l’allarme è Assoservizi di Confcommercio Palermo.

«La situazione è preoccupante – dice Luigi Genuardi, Presidente di Assoservizi Palermo -. Alla Sicilia oggi è stato tolto il mercato, gli appalti per forniture di beni e servizi (dai computer ai mobili per ufficio, alle consulenze informatiche) sono bloccati o accentrati fuori dal territorio isolano. E la situazione regionale, in proporzione, è speculare a quella della provincia di Palermo».

Assoservizi Confcommercio chiede una immediata rivisitazione delle regole per gli appalti in Sicilia, dove le società interne agli enti pubblici costituiscono una concorrenza sleale per l’imprenditore e dove gli acquisti sotto soglia della Pubblica Amministrazione, grazie al mercato elettronico, diventano aggiudicazione di meri prodotti senza alcun servizio qualificante.

«E’ necessaria una riserva di quote appalti per le microimprese – continua Genuardi – che nella nostra regione costituiscono il 97% del totale delle imprese. Non sottovalutiamo il fatto che la crisi delle nostre imprese provocherà un aggravamento della situazione occupazionale, perché è ovvio che il primo passo di una azienda in crisi è la razionalizzazione del personale, con successiva riduzione».

Ad oggi, le 1400 microimprese (con una media di 4 dipendenti ad azienda) della provincia di Palermo, danno lavoro a più di 5.500 persone, personale qualificato per un settore che abbraccia innovazione, cultura e crescita.

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